Napoli

Adagiata lungo il mare, a cui la lega indissolubilmente il mito della sirena protettrice Partenope, da cui mutuò il nome delle origini, Napoli è una straordinaria miscellanea di epoche, culture, stili, tradizioni e suggestioni, che condivide generosa con quanti approdano nel suo grembo accogliente. Tra i resti delle antiche mura greche riemerse di recente da un oblio millenario, l’imponenza della reggia medievale del Castel Nuovo in primo piano e, subito dietro, del palazzo reale settecentesco, gli edifici di fine Ottocento e primi Novecento, con gli innesti contemporanei, già tutt’intorno al porto, che la collega alle altre località costiere del golfo, la città esibisce l’originale sintesi della sua identità. Un richiamo e un invito ad andare oltre la scenografia di piazza Municipio, per cominciare a esplorare il centro storico racchiuso tra i tre decumani – superiore, maggiore e inferiore – e i quattro cardini, che definiscono fin dall’epoca greca l’impianto della città antica, patrimonio dell’Unesco.

Dalla piazza Municipio affacciata sul mare in pochi passi si raggiunge l’enorme piazza Plebiscito, inizio di ogni itinerario, segnata dall’avvolgente porticato della chiesa di San Francesco di Paola e dall’ampia facciata del Palazzo Reale con le statue di tutti i sovrani del Regno di Napoli. La Napoli borbonica prosegue in una terza piazza, Trieste e Trento, con la chiesa di San Ferdinando, e poi all’interno della Galleria Umberto I e dell’attiguo Teatro di San Carlo, il più antico teatro lirico del mondo. La galleria immette su via Toledo, “confine” dei Quartieri Spagnoli che, con il loro intreccio di vicoli e piazzette fin sui fianchi della retrostante collina del Vomero, raccontano la rivoluzione urbanistica cinquecentesca, in piena epoca vicereale.

All’inizio di Spaccanapoli, il decumano inferiore, si apre un’altra piazza, del Gesù, dominata dalla chiesa del Gesù Nuovo, con la caratteristica facciata in bugnato. Una guglia decorata dedicata all’Immacolata s’innalza al centro della piazza, da cui si osservano particolari del complesso monumentale di Santa Chiara con le sue opere d’arte e il famosissimo chiostro di ceramica decorata. S’incontra poi la chiesa di San Domenico Maggiore, che dà il nome alla piazzetta su cui s’innalza, con un’altra guglia. A breve distanza, imperdibile, la Capella Sansevero con il “Cristo velato” di Sanmartino. E tra le strade del centro, c’è la famosissima San Gregorio Armeno, con le chiese e le botteghe dei maestri presepisti.

L’esplorazione del centro conduce a San Lorenzo Maggiore con i suoi capolavori artistici e, sottoterra, una parte del mercato romano, e procede lungo via Tribunali, il decumano maggiore, con le sue spettacolari chiese, i palazzi nobiliari, il conservatorio di San Pietro a Majella, il Pio Monte della Misericordia con “Le sette opere di Misericordia” di Caravaggio, fino all’antico Castel Capuano, castello normanno che nei secoli è stato sede dei tribunali cittadini. Tra i cardini, via Duomo proporne una sosta al complesso monumentale della Cattedrale dell’Assunta, dove si svolgono i riti degli annuali miracoli di San Gennaro e dove merita sicuramente una visita il Museo del Tesoro di San Gennaro. Tra i tanti musei cittadini da visitare, il posto d’onore spetta al Museo Archeologico Nazionale, straordinario scrigno dei capolavori di Pompei e di collezioni archeologiche che ne fanno uno dei più importanti musei del mondo. Tante anche le chiese, ad ogni passo, con le loro peculiarità architettoniche a cui si aggiungono pregevoli opere dei grandi maestri, che in varie fasi hanno lasciato a Napoli un patrimonio artistico di incommensurabile valore.

Al di là del centro storico, la città di Partenope espone nella sua parte collinare il palazzo reale di Capodimonte con il museo e il più grande parco cittadino e, sulla collina del Vomero, la Certosa di San Martino e il Castel Sant’Elmo. Sul lato del mare, invece, l’isolotto di Megaride culla della città, ospita Castel dell’Ovo. Immersi nella bellezza del lungomare, la scoperta della città prosegue fino al promontorio di Posillipo, che guarda i panorami dei Campi e delle Isole Flegree.